Coleotteri

Il coleottero è un insetto che può rivelarsi ampiamente dannoso per gli alberi: adulti e larve possono nutrirsi di tessuti fogliari o del tessuto legnoso di tronco e rami.

A quest’ordine di insetti, nocivi sia per le colture che per le piante ornamentali, appartengono circa 850.000 specie. Tra le famiglie più importanti: i Carabidi, gli Elateridi, gli Anobidi.

Anche il famoso punteruolo rosso della palma rientra in quest’ordine, insieme alla coccinella, che però spesso si rivela utile divorando varie specie di parassiti fogliari.

Esistono delle tecniche di prevenzione, cura e lotta contro il punteruolo rosso e le altre specie di coleottero. Non pensare, però, che un trattamento qualunque possa essere efficace.

G.E.A. è in grado di intervenire su tutto il territorio nazionale, assicurando mediante trattamento endoterapico la protezione degli esemplari trattati per almeno un anno.

Trattamento-piante-coleottero
Coleottero-dannoso-agli-alberi
Prevenzione-punteruolo-rosso
Foto-specie-carabidi

Corebo del leccio

È un coleottero (Corebus bifasciatus) appartenente alla famiglia dei buprestidi. Un esemplare adulto ha il corpo affusolato e misura circa 15 mm, compare agli inizi della primavera e si nutre di foglie di quercia. Gli esemplari femmina ovidepongono fino alla fine di luglio, incollando le uova sui rami in prossimità delle gemme e delle ghiande.
Le larve neonate scavano una galleria discendente che interessa corteccia e legno fino all’alburno e che può essere profonda fino a un metro e mezzo. Il successivo inverno la larva, di dimensioni fino a 40 mm, scava una galleria che gira intorno al ramo scendendo nelle vicinanze del suo asse, per poi risalire procedendo trasversalmente verso la corteccia dove si dedica alla costruzione della celletta pupale a forma di mezzaluna; da questa uscirà come adulto verso metà giugno.

L’interruzione del flusso linfatico provocato dalle larve porta al disseccamento dei rami.

Blastofago ditruttore del pino

Il genere Tomicus è rappresentato in Italia da tre specie: T. piniperda, T. minor e T. destruens. Le prime due specie sono diffuse principalmente in ambiente montano, a carico di pino silvestre (Pinus sylvestris) e pino nero (Pinus nigra), mentre la terza specie è comune lungo le fasce costiere dove infesta principalmente i pini domestici (Pinus pinea).

Le larve scavano gallerie nel tronco nutrendosi di tessuto xilematico e floematico, interrompendo il flusso linfatico e provocando un progressivo deperimento fino alla morte la pianta. Il corpo dell’adulto è di forma cilindrica e raggiunge una lunghezza di 4-5 mm.

L’infestazione dei tronchi da parte degli adulti in fase riproduttiva è facilmente visibile per la presenza di fori circolari nella corteccia, da cui fuoriesce rosura e resina. T. destruens può attaccare la parte superiore del tronco e le grosse branche degli esemplari più vecchi, o l’intero tronco di giovani alberi. I sintomi dell’attacco sui germogli della pianta sono visibili in primavera-estate e si manifestano con il ripiegamento più o meno accentuato dei getti e l’ingiallimento degli aghi. Successivamente i germogli si spezzano e cadono a terra nelle immediate vicinanze degli esemplari arborei infestati.

Analizzando attentamente i germogli a terra è possibile osservare al loro interno le gallerie di nutrizione longitudinali scavate dagli adulti immaturi neosfarfallati

blastofago-danno-pino
blastofago-foro-ingresso
blastofago-germoglio

 

Crisomela del pino

È un coleottero crisomelide (Cryptocephalus pini) che da adulto si nutre principalmente degli aghi di Pinus nigra e Pinus sylvestris. Compie una sola generazione all’anno e sverna come uovo che si schiude a maggio.

Gli esemplari adulti si nutrono del mesofillo degli aghi che cambiano colore da verde a marrone chiaro. La pianta debilitata diviene facilmente attaccabile da fitofagi secondari.

Corebo-del-leccio
Elateridi-insetti-nocivi
Lotta-anobidi-nocivi-per-piante

Galerucella dell’olmo

Insetto (Xanthogaleruca luteola) appartenente alla famiglia dei coleotteri, sverna come adulto trovando riparo in mezzo alla vegetazione disseccata presente intorno all’olmo o in altri occasionali ricoveri. Per alimentarsi e raggiungere la maturità sessuale, nel mese di maggio gli insetti fuoriescono e colonizzano la chioma degli olmi.
Dopo l’accoppiamento le uova vengono deposte sulla pagina inferiore della foglie. Le larve si sviluppano nel giro di 2-3 settimane e poi compiono la metamorfosi nel terreno. Durante la stagione vegetativa si svolge una seconda generazione, seguita talvolta da una terza in autunno.
L’esemplare adulto compie irregolari perforazioni fogliari, mentre le larve scheletrizzano il lembo lasciando intatte tutte le nervature. La vegetazione attaccata dissecca, perdendo il suo valore estetico.

Crisomela del pioppo

I pioppi possono essere attaccati anche dal coleottero defogliatore Chrysomela populi, che, sia allo stadio di larva che di adulto, danneggia l’apparato fogliare.

Cura-alberi-coleottero-dannoso
Ciclo-biologico-completo
Danneggia-apparato-fogliare

Punteruolo rosso delle palme

ll punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus) è un coleottero appartenente alla famiglia dei curculionidi. La sua elevata adattabilità climatica e nutrizionale gli ha consentito di colonizzare il Medio-Oriente, l’Africa settentrionale, l’Europa centromeridionale e l’America Centrale, a partire dalla sua zona di origine (Asia sudorientale e Melanesia).

L’adulto può avere una lunghezza tra i 19 ed i 45 mm, presenta una tipica livrea di colore rosso-brunastro, con piccole macchie più scure nella parte superiore del torace. Il maschio ha un caratteristico rostro ricurvo più accentuato che negli esemplari femmine, e ricoperto da una fitta peluria brunastra. Le femmine sono in grado di deporre da 300 a 400 uova per lo più nei pressi di ferite o di parti più giovani e tenere della pianta.

Dall’ovideposizione alla schiusa passano tra i 2 e i 5 giorni. Lo stadio larvale ha una durata di circa 90 giorni. Le larve, raggiunta una lunghezza di circa 35-50 mm, scavano gallerie all’interno dello stipite della palma, principalmente nella zona della corona fogliare, dove il danno si rivelerà letale per la presenza dell’apice meristematico. Generalmente le larve si impupano alla base delle foglie, lo stadio pupale ha una durata di circa 30 giorni. L’esemplare adulto vive circa 3-4 mesi. Il ciclo biologico completo del punteruolo rosso, ad una temperatura media di 25 °C, è di circa 125 giorni. All’interno di una palma è possibile la convivenza tra 3 /4 generazioni. Il punteruolo rosso può volare ad una distanza di 6 km e attaccare 19 specie di Aracaceae.

Di seguito le specie dichiarate ospiti secondo la Commissione Europea: Areca catechu, Arenga pinnata, Borassus flabellifer, Calamus merillii, Caryota maxima, Caryota cumingii, Cocos nucifera, Corypha gebanga, Corypha elata, Trachycarpus fortunei, Elaeis guineensis, Livistona decipiens, Metroxylon sagu, Oreodoxa regia, Phoenix canariensis, Phoenix dactylifera, Phoenix theophrasti, Phoenix sylvestris, Sabal umbraculifera, Washingtonia spp.

 

La lotta al Punteruolo rosso delle palme è obbligatoria su tutto il territorio nazionale ed è regolamentata dal D.M. 09 novembre 2007.

Fitta-peluria-brunastra
Larve-neonate
Convivenza-tra-3-generazioni