Afidi
Gli afidi sono insetti parassiti meglio conosciuti come pidocchi delle piante, sia ornamentali che non. Nessun tipo di pianta è immune al contrarre infestazioni da afidi (che possono essere di vari colori – neri, bianchi, verdi -) che in pochissimo tempo di riproducono creando delle notevoli colonie, con conseguente produzione di melata che imbratta tutto ciò che si trova al di sotto della chioma dell’albero infestato.
Non basta l’applicazione di un semplice insetticida per eliminare queste malattie parassitarie.
G.E.A. è in grado di offrirti rimedi per contrastare queste malattie parassitarie e di intervenire su tutto il territorio nazionale mediante trattamento endoterapico insetticida, garantendo, attraverso un metodo di disinfestazione mirato, la protezione degli esemplari trattati per almeno un anno.
Afide del cipresso
Gli adulti di Cinara cupressi hanno una lunghezza massima di 3,5 mm e sono caratterizzati da diversi colori, che vanno dal bruno aranciato al bruno giallastro con la presenza di bande scure sull’addome.
Questo afide inizia l’attività già a fine inverno, dando vita a un elevato numero di generazioni primaverili-estive-autunnali. Per il portamento “chiuso” delle piante, ma anche perché spesso si insediano sui rametti della parte interna della chioma, formando delle piccole colonie lunghe qualche centimetro, sono poco visibili. L’afide del cipresso sverna come uovo.
Nella stagione estiva, l’attività di questo parassita si riduce e gli individui per ripararsi dal caldo si spostano nelle fessure della corteccia o nel terreno, senza continuare a nutrirsi sulle parti verdi.
Le parti verdi colpite nel corso della primavera presentano un colore giallastro, mentre a stagione inoltrata assumono un colore rossastro simile ad una bruciatura. L’infestazione determina la produzione di abbondante melata con sviluppo di fumaggini.
Aprendo i rametti ed osservando nei primi centimetri di chioma si può verificare la presenza di individui e melata. Le specie che più di ogni altro risentono dell’attacco di Cinara cupressi sono Cupressus arizonica e Cupressus macrocarpa.
Per il controllo di questo parassita, l’intervento endoterapico viene eseguito con il sistema di assorbimento naturale Metodo Corradi® (flebo).
L’assorbimento naturale del formulato insetticida dipende da vari fattori: età e stato fitosanitario dell’esemplare arboreo, luminosità, temperatura ed umidità atmosferica, presenza e intensità del vento.
METODO CORRADI®
Afide del tiglio
Tra gli afidi che aggrediscono il tiglio, il più frequente e dannoso appartiene alla specie Eucallipterus tiliae. Il fitofago supera l’inverno come uovo durevole, ponendosi alla base degli alberi o sulle foglie cadute.
L’insetto va a colonizzare la pagina inferiore delle foglie e le sue colonie producono abbondante melata che, cadendo al suolo e imbrattando ogni cosa, provoca disagi nei parchi e nei viali frequentati da auto e persone.
Le foglie più colpite disseccano e cadono prima del tempo.
Afidi del cedro
Sono insetti appartenenti a due specie di afidi corticicoli (Cedrobium laportei e Cinara cedri), che vivono in fitte colonie disposte a manicotto sui rami di diametro inferiore ai 2 cm.
Causano la secrezione di abbondante melata, su cui si sviluppano fumaggini. Gli aghi arrossano e cadono, i rami presentano così una ridotta vegetazione, limitata alla parte distale. I soggetti maggiormente colpiti deperiscono bruscamente e possono morire nel giro di pochi anni.
Afide dell’acero
Periphyllus acericola è un piccolo afide giallastro-verdastro, nelle forme estive, mentre le fondatrici primaverili sono brunastre.
Vivono in colonie sotto le foglie e sui germogli degli Aceri, provocandone un arresto di sviluppo ed una leggera deformazione. Inoltre, producono un’abbondante melata che imbratta la vegetazione ed il sottochioma.
Afide lanigero del faggio
Phyllaphis fagi è un piccolo afide di circa 2-3 mm di lunghezza, di colore verdastro, che vive in colonie su entrambe le pagine fogliari, lungo le nervature e sul picciolo. Le colonie sono molto evidenti in quanto si ricoprono di una tipica secrezione cerosa di colore bianco e di aspetto lanoso, che ricopre tutta la pagina fogliare infestata. Il danno è causato sia dall’attività trofica sia dall’abbondante melata che imbratta la vegetazione e tutto quel che risiede sotto la chioma.
Afidi della quercia
Myzocallis e Tuberculatus sono piccoli afidi di 2-3 mm, di colore verde-giallastro o verdastro, che colonizzano le foglie ed i germogli fin dall’inizio della ripresa vegetativa. Il danno è causato sia dall’attività trofica sia dall’abbondante melata che imbratta la vegetazione e tutto quello che si trova sotto la chioma.
Afide del liriodendro
Illinoia liriodendri svolge annualmente un ciclo con generazioni di forme attere seguite dalla comparsa di forme alate. A primavera inoltrata si formano colonie numerose di forme attere disposte su entrambe le pagine fogliari, prevalentemente su quella superiore. Andamenti climatici di fine primavera – inizio estate segnati da elevate temperature e siccità inducono la più massiccia proliferazione di I. liriodendri che si fa notare per la copiosa produzione di melata zuccherina che imbratta foglie, rametti e rami e quanto si trovi sottochioma.