PROCESSIONARIA DEL PINO
(Traumatocampa pityocampa)
É un lepidottero defogliatore appartenente alla famiglia Notodontidae, che attacca tutte le specie di pino ed alcune specie di cedro (principalmente Cedrus deodara e Cedrus libanotica).
Lo Stato Italiano ne impone la lotta obbligatoria con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 30 ottobre 2007 “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa (Den. et Schiff)” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 40 del 16/02/2008, a causa delle problematiche sanitarie che può provocare.
L’insetto compie una generazione all’anno. Gli adulti compaiono nei mesi di luglio ed agosto, a seguito della fecondazione le femmine depongono le uova a manicotto intorno agli aghi durante i mesi di agosto e settembre.
Le larve, che compaiono dalla seconda metà di agosto, hanno abitudini gregarie e si spostano in gruppo per alimentarsi a spese degli aghi. Costruiscono inizialmente nidi provvisori in cui si rifugiano nelle brutte giornate autunnali, e successivamente nidi sericei compatti e bianchi, posti all’estremità dei rami più soleggiati, in cui si rifugiano per trascorrere l’inverno. Nelle giornate più calde dei mesi invernali le larve escono in processione e temporaneamente dal nido per nutrirsi a spese del fogliame. A fine inverno (febbraio-marzo) diventano più voraci, si nutrono più assiduamente e completano lo sviluppo. Le larve mature abbandonano i nidi da fine marzo a maggio e scendono fino al suolo dove si interrano, per trasformarsi prima in crisalidi e poi in farfalle.
I danni alle piante, provocati dall’attività trofica delle larve, consistono in defogliazioni e parziali disseccamenti delle chiome.
I pericoli per l’uomo e gli animali in genere sono rappresentati dai peli urticanti posseduti dalle larve (dal terzo stadio larvale in poi), che vengono liberati nell’ambiente, provocando irritazioni cutanee, oculari, alle mucose ed alle vie respiratorie. In soggetti particolarmente sensibili possono determinare anche shock anafilattico.
Il trattamento fitosanitario endoterapico effettuato mediante la tecnica Nuovo Metodo Corradi® consente il controllo pluriennale di questo fastidioso parassita con un solo ciclo di iniezioni di insetticida, permettendo di perseguire, non per ultimo, la tutela della salute umana.
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