Conifere
Le conifere sono anche dette aghifoglie in virtù della forma delle foglie (aghi) e, a differenza delle latifoglie, sono specie sempreverdi, che, essendo resistenti a climi rigidi, colorano per tutto l’anno prevalentemente le zone montane.
Le conifere comprendono una vasta gamma di specie differenti, ma sono tra le più famose: il pino, il cipresso, il cedro, l’abete.
Anche le conifere possono ammalarsi: sono attaccabili da malattie, parassiti, funghi e insetti quali afidi, acari, lepidotteri o cocciniglie. Un albero malato, che subisce danni letali a rami e foglie, potrebbe anche non riuscire a sopravvivere. Tra le malattie più note e difficili da combattere: la processionaria del pino, che infesta con i suoi nidi i rami della pianta.
Per la disinfestazione dalla processionaria del pino o da altre malattie, è possibile affidarsi a G.E.A., specializzata nella difesa fitosanitaria endoterapica e in grado di intervenire in tutta Italia, garantendo la protezione degli esemplari trattati per almeno due anni.
Pino
Il genere Pinus appartiene alla famiglia delle Pinaceae. Le specie principali sono: Pinus nigra, Pinus sylvestris, Pinus pinea, Pinus pinaster, Pinus halepensis, Pinus strobus. Si tratta di piante sempreverdi che raggiungono altezze di 40 metri. Gli aghi sono riuniti in gruppi di 2, 3 o 5, negli esemplari adulti inseriti su corti rametti detti brachiblasti.
Le specie del genere Pinus sono monoiche: i microsporofilli sono riuniti in coni maschili che portano da 2 a 20 sacche polliniche, mentre i coni femminili portano macrosporofilli con squame copritrici sterili e squame ovulifere (fertili) ognuna con 2 ovuli. Dopo la fecondazione i coni femminili lignificano e si trasformano in pigne, contenenti i semi.
I pini sono soggetti all’attacco da parte di: lepidotteri defogliatori (processionaria), distruttori di gemme (evetria o tortricide del pino), alcuni coccidi (cocciniglie), nonché coleotteri crisomelidi e scolitidi.
Cedro
Il genere Cedrus appartiene alla famiglia delle Pinaceae. Le specie principali sono Cedrus atlantica, Cedrus deodara e Cedrus libani, ovvero alberi sempreverdi (tonalità della chioma che varia dal verde chiaro al verde/blu), con la forma di cono espanso a cono, che raggiungono anche 50 metri d’altezza. Caratterizzati da tronco massiccio e possente, rami larghi, orizzontali in Cedrus libani, più o meno penduli nelle altre specie.
Un accrescimento rapido li caratterizza. I getti sono dimorfici: quelli lunghi formano la struttura dei rami, quelli brevi (brachiblasti) portano le foglie. Le foglie sono corte e leggermente pungenti e hanno un colore che varia dal verde brillante al verde bluastro (a seconda delle diverse specie), sempre disposte in gruppi di 20-40 e rimangono persistenti.
Gli strobili femminili (coni o pigne quando sono maturi) sono eretti a forma di barile, lunghi da 6 a 12 cm e come nel genere Abies si disarticolano a maturità per liberare i semi alati. I semi sono triangolari, lunghi 10-15 mm con alette di 20-30 mm, hanno due o tre capsule, nelle quali è contenuta una resina dall’odore disgustoso (difesa contro gli scoiattoli). La maturazione dello strobilo dura un anno, con la pollinazione in settembre-ottobre e la maturazione che si ha nello stesso periodo l’anno successivo.
Gli insetti fitomizi (afidi, cocciniglie), lepidotteri defogliatori, scolitidi, acari e crittogame (creano carie e marciumi) attaccano di solito i cedri.
Cipresso
Il genere Cupressus appartiene alla famiglia delle Cupressaceae, comprende alberi di notevoli dimensioni, con chioma affusolata a forma piramidale. Sono alberi sempreverdi, che presentano foglie ridotte a piccole squame.
Le specie più diffuse in Italia sono: C. sempervirens, C. arizonica, C. macrocarpa.
Un afide, la cui attività trofica può causare il disseccamento di porzioni di chioma è solita colonizzare la chioma e i giovani rami dei cipressi.