Acari
Gli acari sono degli artropodi, ovvero animali invertebrati di piccolissime dimensioni. Essi appartengono alla classe degli Aracnidi, per cui non sono degli insetti.
Molte specie di Acari sono parassiti animali (acaro della scabbia), altri di vegetali (acari delle piante) che portano alla formazione di malformazioni anomale sulle gemme o all’avvizzimento delle foglie, di solito ingiallite.
Il segnale più evidente di un attacco da parte dei cosiddetti ragnetti gialli del tiglio è rappresentato da una massa farinosa e fioccosa che formano come protezione delle uova, sulla parte inferiore delle foglie.
Le piante sono soggette a diverse malattie che possono provocarne anche la morte. È importantissimo intervenire quando l’infestazione è ancora limitata e nel modo corretto. Di certo, quindi, anche per la lotta agli acari non è consigliato utilizzare fitofarmici a basso costo. Se ti stai chiedendo allora come eliminarli, rivolgiti noi di GEA, specialisti in trattamenti antiparassitari endoterapici.
G.E.A. opera attivamente su tutto il territorio nazionale mediante trattamento endoterapico, assicurando la protezione degli esemplari trattati per almeno un anno.
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Ragnetto giallo del tiglio
È un acaro fitofago che infesta soprattutto il Tiglio, ma si riscontra anche su aceri, ippocastano, salice e rosacee ornamentali. È di colore giallognolo, di piccolissime dimensioni e appartiene alla specie Eotetranychus Tiliarium.
Sverna come femmina adulta nella scorza del tronco e dei rami. Le femmine ovidepongono sulla vegetazione con una serie di 6-7 generazioni estive.
A causa della continua sottrazione di linfa, i sintomi sul fogliame sono inconfondibili: le foglie ingialliscono a partire dal picciolo per poi arrivare a interessare l’intera lamina. Le foglie assumono un aspetto polveroso, giallastro e secchereccio, prima di dare corso a filloptosi intense e anticipate, con esiti dannosi spesso consistenti. Si ha, di conseguenza, una precoce defogliazione nel periodo estivo e un forte indebolimento e danno estetico della pianta, che se molto infestata può anche presentare delle tipiche ragnatele.
Di solito questo parassita viene efficacemente controllato da insetti (il coccinellide Stethorus puncticillum, rincoti antocoridi) e da acari fitoseidi (gen. Amblysesius), per cui nelle alberature si dovrebbero evitare trattamenti chimici indiscriminati contro gli insetti fitofagi.
Eriofide del leccio
L’Eriofide del leccio è un acaro specifico del leccio, dove produce una erinosi a carico delle foglie. I sintomi sono caratterizzati da bollosità tondeggianti verso la pagina superiore e in corrispondenza della pagina inferiore si notano aree feltrose tondeggianti, inizialmente di colore giallo ocra, per poi diventare brunastre e rugginose in una fase successiva. In tali aree, caratterizzate da ipertrofia dei peli fogliari, prendono riparo i vari stadi di tale parassita.
Eriofide del tiglio
L’Eriofide del tiglio, Eriophyes tiliae, è un acaro che produce piccole galle fogliari a placca o a forma di piccoli corni. In alcuni casi sulle foglie compaiono grandi galle, inizialmente di colore verde e poi di color rosso.